"E se fosse il potenziale cliente a chiedere di te?" - Parte 1

Qualche giorno fa ho parlato ad una mia collaboratrice della possibilità di invertire completamente il processo di contatto del potenziale cliente.

Cerchiamo di capirci: la vendita è uno sport di contatto, e noi tramite tutta una serie di metodi abbiamo creato una strategia precisa, con azioni costanti nel tempo che portano risultati.

La cosa che dobbiamo domandarci (è il progresso che lo richiede) è se esiste un altro modo di fare Network Marketing - o, meglio, di prepararsi alla vendita, perché non va dimenticato che il network marketing altri non è che Vendita e creazione di una Rete Vendita.


E' possibile invertire il processo?

E' possibile, cioè, oltre a quello che già si fa, creare un sistema affinché siano i potenziali clienti (prospect) a contattare noi perché vogliono il nostro prodotto, oppure addirittura collaborare?

La risposta è: sì, nel modo più assoluto.

In Italia si è iniziato da pochissimo a lavorare in questo senso, e comunque non di qualità (guarda caso...).

Il punto è che sono stati sviluppati principalmente metodi online, come se questa fosse la chiave di volta. Tuttavia oramai internet è una spazzatura piena zeppa di pubblicità, e siamo iper-stimolati (bersagliati) da proposte, messaggi, mail, chat di ogni tipo.

A causa della rincorsa sul web da parte di tanti, si è svuotato letteralmente un altro mondo: quello offline!

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A parte alcune pubblicità dei supermarket e qualche altro pazzoide che non demorde nell'inviare pubblicità aggressiva, offline c'è un vero e proprio mondo da esplorare!

Tuttavia, non si va in guerra senza armatura: è indispensabile acquisire le giuste tecniche al fine di vincere!

Le possibilità sono davvero molte, ne elencherò qualcuna:

- espositori
- volantini da esporre in luoghi pubblici
- cartoline da spedire
- lettere di vendita
- shock & awe box (il famoso pacco da spedire)
- coupon
- creazione di eventi
- e molto altro (la lista è pressoché infinita)

Quello è che indispensabile è un passaggio fondamentale, che tutti ignorano: in prima battuta, mai e poi mai, dovremo parlare del prodotto che distribuiamo (o della soluzione che proponiamo).

E' una regola fissa. Non si discute.

Le persone non acquistano prodotti. Le persone acquistano soluzioni al loro problema.
Di conseguenza: in qualsiasi materiale o evento, si parlerà del problema. La soluzione (cioè l'eventuale prodotto, o la possibilità di collaborare) verrà in un secondo momento.

Naturalmente dovrà esserci un vero e proprio processo (cioè un sistema che andrà a processare il prospect). Ti faccio un esempio:

- preparazione di un volantino, con contenuto scritto mediante copywriting, che parla di un problema del target di riferimento, e con invito ad un evento in cui si tratterà del problema e di come risolverlo (mai parlare di prodotti, specialmente qui!)

- creazione dell'evento, in cui far confluire le persone (tralascio i mille dettagli di questo punto, ora non ci interessano)

- alla terza fase si vende


Ecco, questo è lo scheletro di un Funnel (imbuto).
Offline, per giunta.

Come puoi vedere, i materiali di marketing fungono da esche, e ti mettono in contatto con persone che non avresti mai conosciuto. Con questo sistema, oltretutto, risolvi anche il problema della tua Lista Nomi, che come sai non è di certo infinita.

In ogni caso, le esche (o materiali di marketing) sono solo una piccola parte del sistema...

Se vuoi sopravvivere nella giungla del network marketing ti consiglio caldamente di iniziare a studiare quello che negli USA è datato 30 anni fa.

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